
I Tensioattivi e le loro Proprietà che Non ti Aspetti
Abbiamo già imparato cosa sono i tensioattivi e come fanno all’interno di uno shampoo o di un detergente a detergerci o a fare schiuma, delle volte possono aiutare una crema a creare la sua emulsione. Ma un tensioattivo non può fare solo questo, può far penetrare una soluzione meglio, avere un’azione filmogena-sostantivante, solubilizzare, disperdere e addirittura può avere una funzione disinfettante.
Oggi ci occuperemo di tutte quelle funzioni che un tensioattivo può fare quando non crea schiuma, non deterge, e non emulsiona. Prima vi ricordo cos’è un tensioattivo.
Immaginatelo come un fiammifero, uno spillo. Ha un corpo, una coda, che odia l’acqua e ama i grassi (idrofobo/lipofilo) e una capocchia, una testa che al contrario ama l’acqua e odia i grassi (idrofila e lipofoba).
Tutto chiaro? Perfetto! Cominciamo allora

tensioattivi che Solubilizzano
Quando si crea un prodotto cosmetico, non è che si può sempre buttare tutti gli ingredienti che vogliamo insieme e fare un bel pastone. Ecco, magari vi viene anche un bel pastone, ma può anche assomigliare più a una gran schifezza.
Sì, perché ci sono sostanze schizzinose, che non amano bagnarsi (avete presente la maggior parte dei cani quando cercate di buttarli in acqua, ecco tipo così). La lanolina, gli oli essenziali, alcuni coloranti, le vitamine liposolubili, così, tanto per fare qualche esempio, non si solubilizzano nell’acqua. Come si fa a convincerli a buttarsi in acqua, per meglio dire a solubilizzarsi? Si chiama uno dei mediatori più famosi: un tensioattivo. Questa volta del genere “non ionico”.
A me piace definire i tensioattivi dei mediatori, perché riesco ad avvicinare sostanze che di solito non amano star vicine.
Per aiutare alcune sostanze a solubilizzarsi a volte si prendono queste molecole refrattarie all’acqua e le si modifica nella loro struttura, vengono fissate con ossido di etilene e diventano “poliossietilenati”. Diventano quindi sostanze semisintetiche, ma in grado di sciogliersi in acqua.
tensioattivi che Filmano e ammorbidiscono
Ma davvero un tensioattivo può fare anche questo?
Quelli cationici sembra proprio di Sì. Dopo che ci siamo detersi, magari i capelli, potremmo esserci caricati elettricamente in modo negativo; la parte caricata positivamente di questi tensioattivi felice dell’accaduto si fissa lì per metterci una pezza. Insomma, ci “sistema” la carica.
E una volta fissato, questo tensioattivo, crea uno strato protettivo e riesce a rendere il tutto più morbido (la mia nonna diceva “moresino” e questo termine dialettale mi sembra renda perfettamente l’idea).
Se si mette uno di questi tensioattivi in un prodotto tipo un balsamo, quello che si ottiene è un effetto condizionante, ammorbidente, com’è che dicono: un effetto Swish! Diminuisce anche la carica elettrostatica che si ha dopo lo shampoo. Quella che ci va venire i capelli stile Einstein quando ci dimentichiamo appunto di mettere un balsamo ad esempio.